Il mio primo anno di consapevolezza degli inci

Ciao a tutte ragazze. Ultimamente ho postato la foto del mio ultimo anno capillifero nel gruppo facebook I capelli sono lo specchio dell’anima. e ho ricevuto molte attenzioni. Ora vi riporto tutte le info rispondendo a tante domande.

Ora vi racconto tutta la mia storia seguendo più o meno le foto pubblicate durante l’arco dell’ultimo anno da me su Instagram come linea generale.

Inizio dicendovi che nella scorsa estate ho conosciuto il gruppo FB citato pocanzi, e mi sono interessata così tanto all’argomento che ogni giorno andavo ad aggiornarmi su tutti i post pubblicati: quindi richieste di pareri, domande, valutazioni di inci. Non me ne perdevo uno. Ogni post che leggevo lo contrassegnavo col mi piace, quindi quando tornavo riprendevo dall’ultimo. Quando non avevo niente da fare studiavo. Ero in attesa e mi aggiornavo, andavo in bagno e mi aggiornavo.

Le ragazze su quel gruppo parlavano spessissimo di hennè, di lavaggio dei capelli col solo balsamo, di “pozione magica“. E ogni giorno qualcuno pubblicava le proprie foto coi progressi e coi ringraziamenti per quelle ragazze così dolci e disponibili. Ad agosto quindi iniziava a balenarmi in mente l’idea di farmi rossa, però non volevo decolorare i capelli. A fine agosto ho comprato i primi prodotti senza siliconi. A inizio settembre ho tagliato i capelli e a metà settembre ho fatto il mio primo hennè. Parlo del 2013, ovviamente.

Tralasciando il fatto che nell’ultimo anno su Instagram credo di aver pubblicato mille foto, posso dirvi che circa 60 settimane fa avevo i capelli siliconati, scalati, a V all altezza di dove finisce il reggiseno in pratica. Mi ripropongo sempre di pubblicare le foto con la data per didascalia e invece non lo faccio mai.


 

Ritorno alle origini: Settembre 2013. Ho chiamato la parrucchiera in luna crescente sperando che mi desse un appuntamento il prima possibile e mi ha risposto fissandolo per due giorni dopo, yeah. Quando è venuta a casa avevo lavato i capelli con gli UltraDolce camomilla e miele (shampoo e balsamo) e le avevo richiesto di tagliarmi i capelli pari di soli 10cm – che erano anche troppi. Quando se n’è andata mi sono guardata allo specchio con i capelli piastrati alle spalle (senza dubbio aveva tagliato più di 10cm) e ho detto <bene, mi mettono in evidenza il viso>.

Esattamente una settimana dopo, il 15 settembre 2013, ho mescolato al momento l’etto di henné rinforzato mogano dell’Erbamea (reperito in erboristeria, 5€/Hg) con acqua calda, miele e limone, se non sbaglio, e mi sono fatta aiutare da un’altra parrucchiera a stenderlo su tutta la capigliatura. Tenuto in testa un’ora con pellicola per alimenti e carta argentata, al lavaggio sono risultata tipo Jessica Rabbit. E meno male che l’ho tenuto solo un’ora. Grazie all’impazienza del mio ragazzo.
Arriviamo al dunque: dopo un mese preciso mi sono accorta di avere almeno diecimila doppiepunte. Colpa dell‘henné con picramato (Erbamea RINFORZATO=contenente colorante chimico), oppure delle forbici della parrucchiera, oppure della piastra? Fatto sta che mi sono imposta di aspettare i miei classici sei mesi per tagliare i capelli di nuovo. Nel frattempo avevo eliminato quasi tutte le doppiepunte con una forbicina.

Dopo poco tempo ho conosciuto l’app Biotiful, per valutare gli inci, ho provato delle maschere composte di balsamo UD CamomillaMiele+cacao amaro usando come dosatore una tazzina da caffè per 20 minuti, e queste mi hanno aiutata ad eliminare quel colore innaturale alla Jessica Rabbit, tornando all’ombra quasi al mio castano naturale, al sole ad un rame acceso e luminoso. Da Ebay decisi di acquistare un henné dalla Francia a pochissimo e dopo averlo fatto ero tornata al mio castano freddo neutro all’ombra. Al sole avevo i riflessi biondi. Credo proprio che invece della lawsonia mi avessero spedito un etto di cassia. Stupida venditrice francese che non voleva collaborare in nessun modo alla comunicazione -.-‘

Ecco, su Instagram ho trovato la prima foto con data risalente al 20 ottobre 2013: avevo praticamente i capelli crespi e tutti spezzati/pazzi color carota al sole. Praticamente era un mese e mezzo che avevo eliminato i siliconi e i miei capelli erano nella fase del chefaccio? prima di iniziare a collaborare.


A fine ottobre 2013 ho iniziato l’università: avendo a che fare con treno, autobus, freddo e con una grande città come Latina, mi sono imposta di non prendere i pidocchi, quindi ho iniziato a fare le treccine ogni giorno. Legare i capelli rende difficile l’insediarsi dei pidocchi, in più, quest’azione protegge la chioma dal freddo, dallo smog e soprattutto dal vento. E dalle sciarpe annodacapelli.


 

A novembre 2013 acquistai gli UltraDolce Cacao&Cocco (sempre shampoo e balsamo) e trovai nella mia città l’indiano che vendeva il famosissimo olio di cocco della KTC. All’epoca era bellissimo: nella bottiglia di vetro con l’etichetta blu, bianco candido, col tappo dorato. Quindi la mia routine era: impacco pre-shampoo con l’olio di cocco per più tempo possibile e poi shampoo normale. Vi riporto il link del video dei miei esperimenti di scioglimento dell’olio di cocco <3


A dicembre 2013 facevo la trecciona che mi si appoggiava scomodamente sulla spalla. Questo mese ho provato i Magic Leverag, che sono dei bigodini flessibili per boccoli, però il loro effetto sui miei capelli non era proprio dei migliori. Infatti li ho abbandonati nel cassetto del bagno a mai più insomma. I capelli da sciolti arrivavano circa 5cm più sotto della scapola. In dicembre ho scoperto anche per la prima volta lo Splend’Or al cocco – ovviamente parlo del balsamo. Costava 1€ ed ero in conflitto perché l’UltraDolce Cacao&Cocco aveva un profumo buonissimo ma costava circa 1,50€ di più.


A gennaio 2014 la mia capigliatura vista da dietro sembrava il copricapo nero delle suore. I miei capelli sembravano un triangolino. La parte superiore del mio corpo sembrava coperta da un foulard di seta scuro. Non vedevo l’ora di tagliare i miei capelli con le punte a V perchè non riuscivo a vedermi coi capelli pari. Sembravano volersi increspare, come se li stessi soffocando in un taglio pari e liscio quando loro volevano essere sfilzati a boccoli. Dicevo “non vi preoccupate, manca poco alla scalatura”. Inoltre, in questo mese ho provato per la prima volta per un intervallo di sole due settimane la cosiddetta pozione magica, argomento clou del gruppo sui capelli di FB. Se volete sapere cos’è cliccate sul link. Con la pozione di aceto e miele ho visto i miei capelli crescere a vista d’occhio, e non scherzo.



A febbraio 2014 il mio cassettino dei prodotti si era arricchito della maschera Parisienne ai semi di lino, di shampoo e balsamo UltraDolce ai fiori di loto ed henné Rashmi. In più, da ebay mi sono procurata a pochissimo un set con forbici per tagliare i capelli, forbici per sfilzare e pettinino a pochi euro. Poi mi sono messa alla ricerca dei CreaClip e, sempre sul gruppo dei capelli, ho trovato una ragazza campana gentilissima, Micetta, disposta ad inviarmi i suoi ad un prezzo minore.


 

A marzo 2014 mi sono procurata la Tangle Teezer, ribattezzata da qualcuno Taroc Teezer, da Lightinthebox a 4€ circa, tutto compreso. Tangle Teezer significa praticamente spazzola scioglinodi. Un giorno vi parlerò di queste spazzole. Insomma in venti giorni è arrivata a casa col postino e ho iniziato ad usarla. Credo d’aver iniziato -e mai smesso- a marzo a fare l’ultimo risciacquo acido alla fine dei lavaggi, con acqua e aceto di mele.

 


 

Ad aprile 2014 i miei capelli hanno raggiunto e superato abbondandemente l’altezza della scapola, e ho deciso di tagliarli coi CreaClip di 1 solo centimetro, abbandonando l’idea di scalarli perché ancora troppo corti. Credo d aver acquistato proprio ad aprile lo shampoo dell’Erbaviva per capelli normali (quello agli estratti di bambù), che è un flacone infinito, profumato che lava benissimo i capelli. A Lidl poi in offerta ho trovato i balsami Splend’Or sia al cocco sia al ribes, quest’ultimo profumosissimo, a tipo 70centesimi l’uno! Questo mese, con l’arrivo del caldo, però, ho seguito una cura di Ferrograd (ferro) perchè mi sentivo sempre debole, avevo la pressione bassa e una sonnolenza perenne, come succede ogni anno con la primavera. Prendendo il ferro ogni giorno non ho avuto la classica caduta di capelli tipica del cambio di stagione, anzi, i miei capelli sono cresciuti tanto, hanno iniziato a dare l’impressione di voler smettere di essere crespi.


 

A maggio 2014 ho abbandonato il phon, ho cercato di spostare la vertigine della riga sempre più a sinistra (processo che si svolge magnificamente facendo asciugare da soli i capelli pettinati come vogliamo), abbiamo comprato lo shampoo sensitive della Cien Med (Lidl) all’olio d’oliva, che però credo di aver usato al massimo per due lavaggi nella mia vita, infatti ce l’ho ancora nel cassetto quasi integro. Prima o poi riprenderò ad usarlo. Credo fosse molto liquido senza diluirlo, e poco schiumogeno. A maggio credo d’aver iniziato ad alternare i cowash (con lo zucchero di canna) allo shampoo, lavando quindi i capelli due volte a settimana: il giovedì col cowash e la domenica con lo shampoo. Ho deciso anche di lasciare l’olio di cocco come idratante a pelle bagnata dopo la doccia, anziché come pre shampoo perché in estate avrei smesso con le henneate e avrei voluto mantenere il colore dell’henné più a lungo possibile.


IMG_20140604_130604A giugno 2014 ho sperimentato l’ultimo risciacquo con il decotto di gambi di ciliegia. Poi vi scrivo la ricetta, anche se magari le ciliegie sono un po’ introvabili questo periodo (?). Praticamente occorrono una ventina di rametti delle ciliegie da lasciare ammollo nell’acqua dopo averla fatta bollire. L’acqua raggiunge un fighissimo color rosso acceso dopo una decina di minuti. Questo mese ho fatto appunto l’ultimo henné dell’estate, prima di riprenderlo a settembre: senza impacchi di oli il colore non è scaricato di una virgola. Ho ripreso anche a riprendere la pozione, sempre ad intervalli di due settimane.  A giugno, come risciacquo acido ho iniziato ad usare la camomilla raffreddata con mescolato un cucchiaione di miele sciolto e uno di limone. Questo processo mi ha gradualmente schiarito le punte rispetto ai capelli della cute.


 

A luglio 2014 , ho rifatto le due settimane di pozione e, con le vacanze al mare, ho ripreso a fare spesso impacchi pre shampoo con la maschera della Parisienne oppure con quella della Planta Optima ai semi di lino e burro di karité, ottimissima come pre shampoo perché riduce l’effetto crespo. Ho usato anche lo shampoo riparatore della Planta Optima, entrambi gentilmente offerti dalla zia che abita in Trentino. Sottolineo che ogni volta che uso una maschera come pre shampoo, la lascio almeno un paio d’ore sui capelli: spesso li lego in treccine per non farli attaccare, oppure con un paio di mollettoni sopra alla testa, in una maniera abbastanza vergognosa.


Ad agosto 2014 ho comprato lo shampoo (soltanto) UltraDolce alla Lavanda. A quanto pare è abbastanza aggressivo, quindi l’ho usato poco, ovvero quando sono stata una settimana senza lavare i capelli. Ebbene sì, sono riuscita quest’estate (senza fare il bagno al mare in quel periodo) a tenere la testa pulita per una settimana. In questo mese credo di aver raggiunto finalmente la lunghezza originale che avevo ad agosto 2013: ovvero le punte dei capelli hanno superato abbondantemente il reggiseno, con la differenza che l’anno scorso le punte erano tagliate a V, quest’anno invece ci sono arrivata coi capelli pari, quindi con un volume non indifferente. Per un breve periodo ho usato alcuni elastichini per legare i capelli che rappresentano la versione low cost degli Invisibobble, ovvero quelli che nell’estate 2013 pensavamo fossero braccialetti colorati a spirale. Poi ho smesso perché, anche se tengono bene la coda e non fanno male, io necessito di tirare su i capelli alla Amy Whinehouse quando ho caldo, e avevo sempre paura di rompere gli elastichini di plastica – che inevitabilmente continuavano ad allargarsi, essendo a spirale.


 

_20140922_153758A settembre 2014 ho fatto un po’di acquisti, ve ne ho già parlato nel video haul di inizio mese. Ho acquistato lo shampoo Volea al Todis, che ha un profumo e una capacità lavante adorabili. Poi ho fatto uno scambio con una ragazza leccese che mi ha inviato i pacchettini di Janas con un etto di shikakai e un etto di Neem. In più, io e mia sorella abbiamo iniziato ad asciugare i capelli con una maglia di cotone XL anziché con il solito telo.  Magari un giorno vi spiego questo concetto. C’è solo un problema: abbiamo quasi raggiunto i sei mesi da aprile e ora devo tagliare i capelli a ottobre. Se io volessi seguire il metodo della Luna, dovrei tagliare in crescente, ma non c’è la crescente in vergine o leone. Quindi mi tocca tagliare in calante? Voi come fate? Non c’è più per un bel po’ la luna crescente in vergine o leone, e non mi era mai capitato :p AIUUUTOO.


 

 

Questo post è stato interminabile però credo d aver riportato qui tutte le notizie fondamentali, per quelle persone che mi hanno chiesto qual è stata la mia routine per imitarla. Alla fine sono arrivata ad avere una chioma lunga 70cm, per me che sono alta 1,60. Il mio obiettivo è quello di raggiungere la vita e di tornare alla mia cara frangetta alla Cleopatra. Credo comunque di riuscire nel mio intento verso la fine del 2014.

Spero di avervi incoraggiate, informate o almeno di avervi concesso uno spunto di riflessione. Intanto vi lascio qui la foto per trarre le vostre conclusioni. Buon proseguimento <3

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