In qualsiasi gruppo FB sulla cura della persona voi approdiàte ci saranno sempre differenti correnti di pensiero sull’asciugatura dei capelli. Principalmente perché siamo tutti diversi. In più ognuno preferisce il metodo che ritiene meno faticoso. Ora valutiamo insieme tutte le alternative.
Finiamo di fare la doccia o lo shampoo, abbiamo appena sciolto i nodi dai capelli e ora dobbiamo asciugarli. Abbiamo diversi strumenti che vengono in nostro soccorso: il phon, un telo di tessuto, una piastra che è in grado di stirare i capelli e contemporaneamente asciugarli. Quale scegliamo?
- La piastra, come già tutti sapremo molto bene, non fa MAI bene al capello. Ma proprio mai, non è che “ogni tanto” ecc ecc. Piastra=NO. Per quale motivo aborriamo la piastra? Avete mai fatto qualche lezione di chimica? I capelli sono costituiti da una proteina che si chiama cheratina, dai lipìdi (grassi/oli/sebo), minerali e pigmenti (coloranti), e ogni capello ha una propria struttura legata insieme dai ponti disolfuro che vengono rotti quando passiamo la piastra. A livello chimico, se siamo ricce, questi ponti disolfuro mantengono le proteine ripiegate su loro stesse. Per lisciare i capelli, appunto, dobbiamo rompere col vapore acqueo questi ponti.
Consiglio alle ragazze ricce di leggere il post sul plopping 🙂
Dunque, se una cosa modifica letteralmente la struttura chimica interna di ogni capello, di certo bene non fa. E io penso che questi ponti, rotti in maniera periodica e regolare, poi non tornano più bene insieme come all’inizio. Non lo pensate anche voi? E’ per questo che la piastra ROVINA i capelli. Peggio di peggio se usate un termoprotettore. Il termoprotettore vero NON ESISTE: ogni termoprotettore che trovate in commercio è siliconico, e qualsiasi cosa ricopre il capello formando una guaina isolante lo soffoca e lo sfibra. Ancora peggio se usiamo un olio. Cosa succede quando scaldiamo l’olio nella padella e vi versiamo le patatine dentro? Esse friggono. Stesso identico destino di un capello avvolto di olio e passato all’interno delle lamine cocenti di una piastra a 140°. Qualsiasi temperatura della piastra brucia il capello: pensate se vi piastrate un dito: vi ustionate; se vi piastrate un capello va tutto bene? No, io non credo.
- Secondo alleato: phon. Se la piastra fa male anche il phon fa male? Sì, ma la faccenda è relativamente diversa. Mentre la piastra entra realmente a contatto col capello ustionandolo, il phon lo scalda soltanto. Mentre la piastra può essere un capriccio, il phon è una necessità (v. dolore alla cervicale). E poi il phon è regolabile in mille modi diversi: se non usiamo il beccuccio, il calore non è direzionato; se teniamo il phon a una distanza di almeno venti centimetri, il calore non è diretto; se usiamo il getto mediamente caldo, il calore non è così aggressivo. Addirittura c’è chi asciuga i capelli con l’aria fredda! Alla fine non cambia nulla: i capelli ci mettono dieci minuti di più ma si asciugano comunque.
Esiste poi il phon con la tecnologia agli ioni che permette di sciogliere le molecole di acqua, non di soffiarle via: l’acqua si trasforma in modo che possa essere assorbita dal capello. Non so se oggi si vendono ancora phon della vecchia tecnologia. Comunque se vi trovate davanti alla necessità di acquistare un phon, è meglio informarsi, e non comprare il primo accrocco che trovate.
- Terzo alleato: asciugamano. E’ sempre consigliato, dopo aver terminato lo shampoo, di avvolgere i capelli in un telo per far assorbire l’umidità prima di procedere o meno all’asciugatura tramite phon. D’estate è consigliato non usare il phon (chi ve lo fa fare?) perché i capelli traggono giovamento ad asciugarsi all’aria. D’inverno invece non dobbiamo passare direttamente dal getto d’acqua al getto d’aria: ci impieghiamo ore a togliere tutta l’acqua in eccesso. Invece, se prima l’umidità viene assorbita (e se teniamo in testa il telo per almeno una mezz’ora), i capelli si asciugheranno molto più facilmente e velocemente.
Il mio consiglio qual è?
Ecco la mia validissima alternativa, con tanto di trucchetto.
Quando io faccio lo shampoo, avvolgo tutta la capigliatura in una T-shirt XL di cotone, perché, se ricordate cos’ho detto sopra, i capelli sono formati da lipìdi. Un asciugamano è formato da maglie molto grosse e grezze, le quali assorbono anche gli oli naturali della cute. Usando una T-shirt di cotone, che ha delle maglie più sottili, i lipìdi non vengono prosciugati, quindi i capelli restano più luminosi e meno crespi. In più, i baby capelli che svolazzano sempre come un’aureola restano piacevolmente abbassati, e i capelli non sembrano spettinati una volta asciugati !! 😀
Io e mia sorella stiamo testando il metodo della T-shirt da un paio di mesi e abbiamo notato davvero la differenza.
Dopo aver tenuto la maglia di cotone in testa per almeno una mezz’ora, essa risulta quasi zuppa. Pettino i capelli con la tangle teezer oppure con un pettine a denti larghi, creo la riga (un giorno vi parlerò anche della questione della riga che favorisce la diradazione della chioma) e poi passo al phon.
Il phon non va mai passato direttamente sulle punte, soprattutto se usiamo il getto d’aria a temperatura maggiore. Dovremmo sempre usare la temperatura media: asciughiamo subito la cute. Una volta esserci assicurati che le radici sono tutte asciutte possiamo passare alla piega delle lunghezze. Non esageriamo ovviamente con stirature, tirature, ci siamo capiti. I capelli sono sempre una parte del corpo, anche se qualcuno a volte lo dimentica.
Penso di aver detto tutto.. quindi buon’asciugatura!
Alla prossima!