Era da tanto che non tornavo a parlare del mio argomento preferito, ovvero la cura dei capelli. E potevo scegliere momento migliore di parlarvene se non a fine estate? Tanti fattori tipici dell’estate rovinano i capelli e seccano anche la pelle di tutto il resto del corpo.
Secondo la posizione del globo nello spazio, in teoria, ancora non è ufficialmente iniziato l’autunno, però l’angoscia da fine estate noi la sentiamo già da un po’, cioè da quando abbiamo smesso di vedere i nostri piedini in mezzo alla sabbia.
Sì, lo so che molti di voi ancora vanno al mare quando hanno un po’ di tempo libero, perché il clima permette. So anche che c’è qualcuno che non ha possibilità di partire per il mare ogni anno. Però non potete dire che non siete stati vittime dei tanti fattori estivi che tendono a rovinare un po’ la nostra pelle e i nostri capelli.
Ebbene, fattori estivi: troviamo prima di tutto il caldo, in secondo luogo troviamo il sole, poi la salsedine e infine l’esposizione al vento. Tutti questi insieme tendono a “farci cambiare colore” e a seccare pelle e capelli.
Farci cambiare colore perché d’estate i capelli si schiariscono e la pelle si scurisce. O comunque, se non cambiano colore, tendono a farlo. Succede che c’è chi non si abbronza o chi non ha i capelli che si schiariscono al sole, però questa guida è buona anche per quest’ultimo genere di persone. Di certo male non fa.
All’inizio della stagione vi avevo elencato una serie di consigli per la cura dei capelli in estate. Vi avevo suggerito di diminuire la porosità dei vostri capelli, di nutrirli per ridurre il rischio di sfibrarsi, di legarli, di lavarli col cowash e di asciugarli all’aria. Inevitabilmente le vostre chiome però sono state sottoposte a sole, calore, salsedine e vento; è per questo che si sono seccate e schiarite.
Ecco qua la sfilza di regole da seguire per riportare i vostri capelli allo stato di salute generale.
- Innanzitutto un bel taglio: diamoci un taglio a questi capelli che stanno tentando il suicidio, si stanno sfibrando e stanno sdoppiandosi in diecimila nuove punte. Se voi tagliate i capelli nel giusto tempo, eviterete che le doppiepunte si allarghino e salgano, e che le lunghezze appaiano bruciate, sottili e crespe. Se non sapete qual è il momento migliore per tagliare, date un’occhiata a questo articolo.
- Nutrire. Nutrire è fondamentale, sempre. Con impacchi pre e post shampoo. Nell’ultimo articolo vi parlai dei prodotti Biovera che avevo ricevuto da Adorabile Natura. Quelli sono prodotti ottimi per nutrire il capello. Se non avete quelli va bene qualsiasi balsamo o maschera con l’inci accettabile, o comunque senza petrolati e siliconi. Non c’è nemmeno bisogno che siano totalmente ecobio, a meno che la vostra filosofia non vi imponga il contrario. Da Aqua&Sapone vendono la maschera della Parisienne ai semi di lino che è infinita e costa nemmeno 3€: ha pochi ingredienti, è accettabile e lascia i capelli nutriti e morbidi. Potete usarla sia prima che dopo lo shampoo: tenuti più possibile sui capelli aumenteranno l’effetto benefico. Ovviamente poi va risciacquata, perché contiene tensioattivi.
- Leave in. Con l’olio di cocco, magari. Vi prometto che scriverò un articolo intero con tutti gli usi possibili e immaginabili dell’olio di cocco per la cura esterna della persona. Se non avete l’olio di cocco potete anche usare, incredibile ma vero, un po’ di crema mani – che sia ecobio, o abbia almeno inci accettabile. Non va risciacquata perché non contiene tensioattivi. Mettete la crema alle mani e, se restano appiccicose, le passate sulle punte dei capelli: due piccioni con una fava.
- Nel periodo delle castagne, lo sappiamo tutti, i capelli cadranno come le foglie degli alberi. Esistono migliaia di integratori, se proprio volete farne uso. Io l’anno scorso ho usato il lievito di birra, il quale mi ha ripulito anche la pelle, lasciandola luminosa e senza brufoli. E i capelli sono cresciuti in una maniera impressionante. L’unico intoppo è che ho associato al lievito di birra la caduta del sistema immunitario, la quale mi ha permesso di essere attaccata da una bella micosi sulla pelle della gamba destra. L’ho dedotto dal fatto che molte donne, dopo l’uso del lievito di birra, lamentano anche micosi intime. Nella sfortuna sono stata fortunata. Nel cambio di stagione precedente stavo assumendo il Ferrograd, quindi anche quello mi permise di non soffrire della caduta di capelli stagionale. Se avete paura di perderne troppi, quindi, chiedete parere al vostro medico per scegliere insieme il miglior integratore per voi.
- Pettinate piano i vostri capelli nella fase di ritorno allo stato di salute generale: i capelli secchi tendono a spezzarsi più facilmente, in più si annodano e sciogliere i nodi risulta molto difficile. Bisogna trattare con cura i capelli secchi e duri, che assomigliano alla paglia, perché, come succede appunto per la paglia, si spezzano in men che non si dica. Prediligete pettini a denti grossi e larghi di legno: assolutamente dovete bandire le spazzole di plastica, con quei dentini che non permettono al capello di scivolare normalmente e lo fanno annodare e poi spezzare. Fatta eccezione per le Tangle Teezer o le simil Tangle Teezer, perché son fatte appositamente per permettere al capello di scivolare e ai nodi di sciogliersi con facilità.
Arriviamo ora ai consigli per la cura della pelle del resto del corpo.
- Anche se sembra paradossale, il fatto che il nostro corpo stia per ore ammollo nell’acqua, soprattutto del mare, ma anche della vasca da bagno, non idrata, bensì secca. La nostra pelle, come i nostri capelli, può seccarsi se tende a fare il bagno ogni giorno. L’importante è quindi usare un buon idratante. Mentirei a me stessa se non parlassi dell’olio di cocco anche in questo caso. L’anno scorso vi rivelai che uso l’olio di cocco anche come idratante sotto la doccia, e si può usare in questo modo anche tutti i giorni. Sul corpo, ma non sul viso: sul viso potrebbe risultare comedogeno, per questo non posso far altro che consigliarvi una ricerca alla crema viso più adatta a voi. Sicuramente in questo periodo in cui fa ancora troppo caldo per delle creme pesanti, può esservi utile come consiglio la crema viso della linea Gently. Ovviamente esistono mille altre alternative all’olio di cocco o alla crema viso Gently: sta a voi trovare le più adatte alla vostra pelle.
- Il nostro corpo, molto probabilmente, ha acquistato un colorìto più caldo. Dico molto probabilmente perché il sole non si prende solo in spiaggia, e perché dubito che gran parte di voi sia andata in giro quest’estate all’aperto coi vestiti lunghi. Il colorìto, che possiamo anche definire abbronzatura, rende la pelle più dura. E’ vero che dobbiamo idratarla, ma c’è anche un certo bisogno di eliminare le cellule morte: la pelle dura comporta alcune piccole problematiche tipo la ceretta diventa più dolorosa, la crema idratante viene assorbita più difficilmente… Questa attività si può portare a termine con alcuni oggetti o prodotti esfolianti. Non dobbiamo compiere quest’azione esfoliante quando abbiamo appena preso il sole, perché potremmo irritare ancora di più la pelle: non potete grattarvi la schiena quando siete rossi di insolazione. Però, quando l’abbronzatura è bella consolidata, possiamo usare il guanto di crine, oppure la spugna dal lato rigido, oppure degli scrub “abbastanza aggressivi”, che non sono quelli che usiamo per il viso. Possiamo anche farceli noi con gel di aloe e sale grosso. Importante è che poi vi ricordate di idratare la pelle.
- Evitare che il sudore si asciughi sulla pelle. Non voglio insegnarvi l’igiene, nè dirvi che puzzate (anche se alcune volte è vero 😛 ): il sudore è una sostanza escreta dalle nostre ghiandole sudoripare. Serve a rinfrescare il corpo bagnandolo di un liquido salato. E’ l’alternativa messa in atto direttamente dal vostro organismo al bisogno disperato di gettarsi in acqua quando fa troppo caldo. E’ importante non lasciare sostanze salate sul nostro corpo troppo a lungo, perché sono proprio quelle che, appunto, seccano. L’abbiamo ripetuto già una decina di volte in questo articolo. La differenza è che, seccando, la pelle non resta secca sempre, bensì rischia l’effetto rebound, ovvero, riempirsi di uno strato di sebo/grasso, caratteristico degli adolescenti che, per esempio, hanno la schiena sempre untuosa e piena di brufoletti. Un ottimo rimedio è la doccia ogni volta che serve (che non sia troppo frequente, altrimenti si ha un eccesso del punto 1 di questa lista).
- Talloni screpolati: se non ce li avete siete fortunati. Rima a parte, d’estate, le scarpe aperte seccano terribilmente la pelle dura dei talloni. Magari come me siete mezze fortunate perché non è una problematica che vi affligge tutti i giorni a tutte le ore, però magari quando vi serve di mettere la zeppa vi ritrovate la pelle bianca grattata, troppo evidente. Un consiglio: se non ne avete bisogno perchè avete i talloni morbidi e non screpolati, evitate come la peste la pietra pomice, il credo (quel coso di plastica con la lametta), i marchingegni gratta-duroni come il Velvet Soft di Scholl, perché una volta caduti nella trappola del circolo vizioso dovrete continuare sempre a grattarvi la pelle dei talloni. Quindi, il mio consiglio se avete i talloni morbidi è di lasciarli in pace; il mio consiglio se li avete screpolati è di idratarli continuamente, con l’olio di cocco o la crema dopo la doccia, con una vecchia crema viso anche siliconica (ottimo riciclo!) prima di andare a dormire, e proprio in casi gravi di procedere con la pietra pomice, che è il metodo più delicato di quelli che ho elencato prima.
Con il mio video selfie estivo insieme all’elicottero anti incendi vi saluto,
Spero che questo articolo vi possa essere utile.
Ci rivediamo la prossima volta con una nuova recensione,
A presto!