Negli anni ho elaborato e affinato una certa tecnica, per questo vorrei condividere con voi dieci dritte che, nella preparazione dell’henné (di qualsiasi colore), nessuno vi dice!
Buongiorno! Finalmente è finita la sessione estiva e possiamo dedicarci a una decina di giorni d’estate, prima di ricominciare a studiare per quella autunnale…
Va be’, torniamo a noi. Ho deciso di svelarvi 10 piccoli trucchetti per facilitare la riuscita dell’henné. Forse qualcuno di questi l’avrete già letto in giro, anche se non credo, o forse alcuni saranno scontati, però penso che tutti gli henné addicted debbano leggere questo articolo.
Iniziamo subito, così non viene un articolo chilometrico.
- Mescolare le varie polveri prima di aggiungere il liquido. Qualcuno di voi avrà notato che, quando aggiungiamo all’henné del neem, ghassoul ecc, queste polveri tendono ad aggrumarsi tra loro e a rimanere aggrumate e non idratate nemmeno dopo un’ora di mescolazione, e anche nel momento dell’applicazione. Mescolare le varie polveri tra loro prima di aggiungere la sostanza liquida separa i vari grumi e rende la mescolazione omogenea e capace di arrivare a tutti i granelli rendendoli parte della fanghiglia.
- Aggiungere il miele direttamente al liquido, piuttosto che alle polveri. Sempre per evitare strani grumi o difetti nella mescolazione, ho iniziato da qualche anno a sciogliere due o tre cucchiai di miele direttamente nella sostanza liquida calda, che fosse camomilla, infuso, semplice acqua calda. Questo trucchetto permette di aggiungere miele senza difficoltà e senza sprechi (è sempre difficile pulire il cucchiaio dal miele o dalle polveri appiccicate al miele appiccicato al cucchiaio).
- Aggiungere zucchero rende la poltiglia più cremosa e riduce il rischio che coli. Magari l’avete già sentito: io sinceramente l’ho provato e devo dire che, se comunque avete aggiunto troppo liquido, nemmeno un miracolo elimina il rischio che l’henné coli ovunque. Aggiungete un paio di cucchiai di zucchero insieme a tutte le altre polveri (prima del liquido) e cercate sempre di aggiungere il liquido poco a poco, mescolando sempre per rendere l’impasto il più simile possibile alla cioccolata calda o allo yogurt.
- Aggiungere olio essenziale di tea tree o lavanda. Non solo per l’odore, ma anche perché questi due oli essenziali (usati sia insieme che separatamente, dovete sceglierne uno dei due – in base a quale vi piace di più, in base a quello che avete disponibile) rilasciano delle sostanze chimiche magiche chiamate terpeni i quali riescono a far aggrappare meglio l’henné, a rendere il colore più forte e anche leggermente più freddo nel caso del rosso (rosso ciliegia piuttosto che rosso rame).
- Sempre per la serie “evitare gli sprechi”, quando comprate l’henné e ve lo mettono in una bustina, usate la bustina del negozio per chiudere la scodella, piuttosto che il cellophan. Sembra scontato, eppure è una genialata: preparate l’henné, lo chiudete con la busta annodando le manigliette; quando dovete applicarlo allargate la busta lasciandola comunque al di sotto della scodella. Questo trucchetto vi offrirà un bello spazio su cui poggiare cucchiaio, pennello e scodella per evitare di macchiare ovunque. Una volta terminato, buttate i guanti nella busta, richiudete tutto e voila, le vostre mamme non si arrabbieranno perché avete sporcato il tavolo.
- Rubare i guanti della frutta al supermercato. LOL. Personalmente, piuttosto che comprare i guanti di lattice, che si attaccano, o che usare quelli per lavare i piatti, che non scorrono, ho iniziato a portare a casa i guanti che si usano nei supermercati per prendere la frutta e infilarla nei sacchettini (grazie amico Lidl): sono perfetti, gratis e resistenti (ovviamente monouso, infatti ne rubo sempre qualcuno in più, tanto andrebbero gettati…): non tirano i capelli, scorrono bene, si rompono solo se sottoposti a trazione potente (me ne sono accorta mio malgrado un giorno, non ricordo in che occasione, ma comunque state tranquilli). Se non sono rotti non macchiano la pelle della mano.
- Spalmare l’henné con le mani. Per evitare di rovinare elastici o mollettoni, pettinate semplicemente i capelli, teneteli lunghi sulle spalle: separate una ciocca dal centro della parte più alta della testa, prendete una bella manicchiata di henné direttamente con le mani (con su i guanti in ogni caso, a meno che non sia proprio henné neutro), passatela su tutta la ciocca come se steste glassando una torta, poi avvolgete la ciocca su se stessa come un piccolo chignon al centro della testa e procedete con le altre ciocchette andando ad aumentare la dimensione dello chignon, fino a ricoprire di henné tutte le ciocche.
- Usare un pettine a coda o la coda di un pennello da tinta solo per separare le ciocche. L’henné a differenza della tinta è molto più fangoso e grumoso, la tinta invece è liquido-cremosa. Il pennello per spalmare l’henné non solo si rovina, ma non spalma nemmeno benissimo lo strato di henné sulle ciocche. Sinceramente io mi troverei ad aver bisogno di troppe mani se dovessi separare i capelli, tenerli dritti, usare il pennello, tenere la scodella… Uso la coda del pennello da tinta solo per separare le ciocche in sezioni “rettangolari”. In questo modo i capelli non si annodano tra loro.
- Tenere l’henné in posa mentre si dorme. Le prime volte era impossibile tenere l’henné in testa per 5-6-7 ore durante la giornata: la cervicale ne risente un sacco, viene mal di testa, si è impossibilitati a uscire (in caso di imprevisti non possiamo uscire in quelle condizioni…). Ti viene subito voglia di fare lo shampoo e non riesci mai a tenere la pappetta in testa il tempo necessario per raggiungere il colore che vuoi. Tenere l’henné mentre si dorme, possibilmente di notte (perché si dorme di notte!) aiuta a non sentire male al collo, a far passare il tempo velocemente e a tenere l’henné, possibilmente, anche per 10 o più ore sulla testa.
- Comprare un asciugamanino rosso. Con gli henné, specialmente quello rosso, le possibilità di sporcare sono infinite. Soprattutto se si decide di dormire con la poltiglia sulla testa, l’ideale sarebbe rimuovere la federa tradizionale dal cuscino, sistemare l’asciugamanino rosso sul cuscino e fare attenzione a non andare troppo in giro durante il sonno. Se l’henné cola ci sono due possibilità: 1) si ferma all’asciugamanino e in lavatrice si riesce a rimuovere la fanghiglia e non esiste il problema di dover rimuovere la macchia rossa; 2) l’henné attraversa l’asciugamanino e va a intaccare il colore del cuscino. In questo caso pazienza: l’avevate fatto troppo liquido. L’asciugamanino è utile anche da tenere sulle spalle per non macchiare il pigiama/la maglia, oppure per asciugare i capelli sgocciolanti dopo il lavaggio dall’henné (visto che perdono sempre acqua gialla).
Altre dritte come lavare solo con acqua e balsamo, oppure non lavare i capelli prima di 4 giorni ecc, sono informazioni che potete trovare ovunque. In questo post ho cercato di inserire tutti i trucchetti elaborati da me durante la mia esperienza.
Spero di avervi dato dei suggerimenti utili e, soprattutto, spero che non fossero scontati.
Fatemi conoscere i vostri trucchetti invece!
Grazie per essere passati di nuovo qui sul mio blog,
Alla prossima!