Vi presento oggi tre articoli facenti parte dell’immensa produzione dell’azienda ZECA, proprietaria dell’ormai famosissimo marchio verde da supermercato Natura Amica.
Buongiorno! Dopo più di un anno sono riuscita finalmente a collaborare con quest’azienda. Vi spiego meglio, brevemente: a fine estate 2015, mi ritrovai a contattare online Natura Amica in richiesta di una collaborazione. Mi venne promesso l’invio di un pacco che non arrivò mai. Dopo mesi e mesi e mesi di attesa sono tornata ad avvisare il referente che non avevo ricevuto nulla e che pensavo ormai il pacco fosse andato smarrito. Ricevetti le scuse di un nuovo referente, che mi offrì l’opportunità di testare dei campioni anonimi con questionario in cambio di un paio di full size. Ovviamente accettai per amore della scienza. Mi vennero inviati i campioncini anonimi, li testai verso marzo/aprile 2016 e spedii indietro il questionario compilato. Ma non ricevetti in cambio nulla. Dopo qualche mese allora decisi di contattare nuovamente l’azienda per informarli dell’accaduto, sperando che la mia lettera non fosse andata smarrita. Passato altro tempo ottenni la risposta in cui un nuovo referente si scusava ancora una volta per l’impotenza in confronto all’avvicendamento dei vari referenti, e che purtroppo questi sono inconvenienti che succedono ecc ecc. Bene, con le scuse del nuovo referente, un paio di mesi fa, ho ricevuto la proposta di scegliere un massimo di 5 prodotti dal catalogo, i quali mi sarebbero stati inviati quanto prima.
Arriviamo finalmente all’autunno 2016 inoltrato (quasi due mesi fa), in cui un furgone SDA suonò al mio campanello per consegnarmi il tanto atteso pacco contenente qualche nuovo prodottino da recensire.
[Vorrei fare un piccolo inciso per spiegare meglio la questione dei campioncini con questionario. La ZECA mi inviò a casa una lettera profumata contenente due bustine anonime, cioè senza etichetta: una era una dose di detersivo per lavatrice e una di detersivo per lavastoviglie. Ho fatto testare un prodotto dalla mia mamma e uno dalla signora che mi ospitava nella città in cui andavo a lezione per l’università. Entrambe sono rimaste molto soddisfatte dal fatto che, nonostante la polvere fosse pochina, erano detergenti abbastanza concentrati ed efficaci. Abbiamo quindi compilato insieme il questionario per ciascun campione e ho rispedito personalmente una nuova busta direttamente all’indirizzo dell’azienda. Non ho ricevuto risposte tantomeno il nome dei prodotti che avevamo testato.]
Ho registrato un unboxing del pacco molto in stile ASMR. Spero che il video, anche se non parlato, possa esservi di riferimento.
I prodotti che ho ricevuto sono in totale 3 deodoranti a base di allume, un pennello per make up e delle bustine di acido citrico. Oggi vi parlo soltanto della mia esperienza, da disintossicata di aluminum chlorohydrate, con questi deodoranti.
Vi parlavo in questo articolo della mia scelta di vita anti alluminio, spiegandovi in che modo agisce l’allume di potassio come antiodorante.
Voglio fare un secondo inciso. Siccome ho riportato gli inci analizzati secondo BioTiful, e quindi, secondo il BioDizionario, troverete l’ingrediente Potassium Alum segnato in rosso, inteso quindi come un ingrediente inaccettabile. Per questo vi incollo alcuni link che vi permetteranno di farvi un’idea vostra sull’argomento. Alcuni sono favorevoli e altri contrari all’uso di talune sostanze, questo perché fortunatamente tutti abbiamo capacità di scindere ciò che è adeguato da ciò che è inadeguato, e quindi esistono differenti scuole di pensiero. Questo non vuol dire che, scrivendo che io uso l’allume, io sostengo che non usarlo sia una cosa stupida, inaccettabile, sbagliata ecc. Vi lascio a QUESTO LINK le risposte di un forum date direttamente da Fabrizio Zago – inventore del BioDizionario. A QUESTO LINK invece ci sono le risposte di Barbara – proprietaria dell’ecommerce SaiCosaTiSpalmi e dell’omonimo forum.
L’unico mio dubbio è sul fatto che, come vi dicevo nell’articolo linkato in cui parlato dell’allume di potassio, nel caso di deodoranti a base di allume, le molecole di allume siano state ridimensionate nello stesso modo in cui viene usato l’aluminum chlorohydrate.
Cioè, mi spiego meglio. Quando usavo la pietra di allume io dicevo che l’allume, che è sempre alluminio, si trova in molecole più grosse che non oltrepassano la pelle, quindi non vengono assorbite e trasportate nel sistema linfatico solo perché si fermano sulla barriera della pelle formando una specie di tappo, che va via con l’acqua e il sudore. Non vorrei che l’allume sgretolato, per essere inserito in un inci più complesso, sia appunto sgretolato in molecole piccole che invece vengono assorbite dalla pelle nello stesso modo in cui viene assorbito l’alluminio cloroidrato.
Ho testato i prodotti preparandomi al rischio che mi si potesse gonfiare qualche ghiandola, essendosi esse ormai disintossicate dall’alluminio. Fortunatamente questo spiacevole inconveniente non si è verificato, quindi mi sono sentita rassicurata, anche se mi piacerebbe che qualcuno di più esperto mi possa far conoscere la realtà dei fatti, magari tramite commento. Non prenderei la risposta come una strigliata, perché come sapete io non sono assolutamente una studiosa di chimica o di tecniche di laboratorio ecc ecc, bensì una dilettante allo sbaraglio esattamente come tutte le altre persone cui è destinato questo articolo.
Vi descrivo i deodoranti nello stesso ordine in cui li ho provati, quindi troverete una consecutività nelle descrizioni.
Scusate il lungo preambolo, passo subito alle recensioni.
- DEO GEL da 50ml alla Lavanda. INCI: Aqua, glycerin, potassium alum, xanthan gum, parfum, sodium benzoate, potassium sorbate. L’inci è quasi identico a quello del roll on. La differenza è che questo distribuisce una gelatina profumata sulla pelle, anziché il classico liquidino tipico del roll on. Questo è il primo che ho provato perché ero appunto affascinata dalla gelatina, che è un formato di deodorante che non avevo mai provato. Il profumo mi piace moltissimo, anche se secondo il mio ragazzo questo odore di lavanda è una fragranza più maschile che femminile. L’ho usato in diverse giornate di media temperatura, a metà ottobre, quando inziava a farsi sentire il primo freddo. Voglio specificare che ho usato questo prodotto senza alternarlo con altri, quindi quando ho finito di recensire questo sono passata al successivo e così via, cercando di non alterare gli effetti risultanti dall’uso di ciascun articolo anche a distanza di diversi giorni.
Ebbene, siccome mentre lo recensivo, stavo preparando un esame universitario, non ho usato il deodorante tutte le volte dopo il lavaggio. Un deodorante da supermercato contenente l’alluminio cloroidrato non mi avrebbe fatto emanare alcun odore ascellare, perché le ascelle sarebbero state impregnate di sostanza anti odorante. Invece, questo deodorante usato da solo, senza alternarlo ad altri, non mi ha intossicata e, soprattutto, non usandolo l’odore ascellare si sentiva e non profumava di lavanda anche dopo molto tempo dall’ultima applicazione. In parole povere puzzavo (anche se non troppo eh, perché mi lavo io…), e questo è un vantaggio a favore del deodorante 😀 . Cercate di guardarla dal punto di vista della cura ecologica del corpo: non abbiamo inquinato il nostro sistema linfatico, praticamente.
Per contro posso fare un confronto con quando uso l’allume. Quando uso l’allume in pietra, (sarà che la sudorazione viene ridotta dall’effetto barriera delle molecole di allume) non mi prudono le ascelle quando arriva il momento di sudare. Sto parlando proprio terra terra. Con l’uso di questo deodorante di Natura Amica, invece, è probabile che le molecole di allume di potassio siano diluite da acqua e glicerina, e quindi l’effetto che impedisce la sudorazione è ridotto e io sudo un po’ di più. L’odore che resta è sempre quello di lavanda, dopo l’uso le ascelle non puzzano. Certo, questo è vero solo se siete disintossicati dall’alluminio cloroidrato da tempo; al contrario, se da un deodorante con alluminio cloroidrato passate a questo, puzzerete come delle capre bagnate. La disintossicazione si paga!
Una pecca l’ho trovata: la gelatina non si asciuga molto rapidamente. Durante l’uso c’è stata la fiera patronale nella mia città, quindi sono uscita in canotta e giacchetto di jeans. Avevo usato il deodorante in gelatina alla lavanda e l’ho tenuto fresco e schicchiolante sotto le braccia fino al ritorno (un paio d’ore dopo l’applicazione). Avrei preferito che si fosse asciugata meglio. Infatti vedo più complicato l’uso di questo deodorante in inverno, con le maglie a maniche lunghe e la necessità di rivestirsi presto per colpa del freddo. Altrimenti l’ideale sarebbe usare la gelatina e aspettare almeno qualche minuto che si renda meno “bagnata” prima di re indossare la maglia. In conclusione posso dire che il totale mi piace, forse questo diventerà il mio deodorante alternativo per la stagione calda.
- DEO ROLL ON da 75ml al Tè verde. INCI: Aqua, glycerin, potassium alum, parfum, xanthan gum, sodium benzoate, potassium sorbate. Per quanto riguarda il discorso dell’odore ascellare senza deodorante indossato, leggete esattamente pari pari la review precedente.
C’è poco da dire di un roll on: è la forma tradizionale che tutti conosciamo. Lo stick con una pallina come le penne a sfera rilascia un acquetta profumata che si asciuga. L’odore è relativamente gradevole, la dicitura dice tè verde, ma non mi ricorda molto il tè verde. Direi che è più una fragranza fresca con qualche nota acìdula, più sul fruttato che sul floreale. È proprio un odore da deodorante 😛 .
L’ho usato in diverse occasioni, una sera al compleanno di mia madre al ristorante, oppure in mattinata per dare un paio di esami universitari. Diciamo che se ti muovi molto, fai cose come ballare e saltare da un tavolo all’altro per dar retta agli ospiti, questo deodorante è un po’ “deboluccio”. Se invece stai in ansia immobile e hai da disquisire coi professori senza fare troppo esercizio fisico va più che bene. Calcolando che io sono più tipa da stare composta immobile anche in situazioni che richiedono più teatralità, LOL, questo deodorante va più che bene. Al massimo possiamo inserirlo in borsetta e fare un’ulteriore passata quando sentiamo che l’azione antiodorante sta per abbandonarci.
- STICK NEUTRO da 120g di allume di rocca. INCI: Potassium alum. Sicuramente tutti conoscerete la pietra di allume di potassio, allume di rocca, cristallo di potassio… Quello che si compra in farmacia o alle fiere, insomma, che ha il compito di fare da antiodorante. Praticamente l’allume si bagna, si passa sotto le ascelle, si sciacqua, si asciuga e si ripone. Quando le ascelle si asciugano siamo pronti per vestirci.
Diciamo che non c’è una grande recensione da dover fare, poiché nel mio primo articolo sull’allume di potassio avevo già spiegato tutto. Questo articolo non differisce di molto nell’effetto, piuttosto differisce nel formato e nel packaging! In poche parole, quando uso l’allume da solo, io non puzzo nemmeno dopo dieci ore. Ovviamente è tutto una variabile gigante: dipende da cosa faccio, dal clima esterno, dai vestiti… Dopo aver passato una mattinata dal denstista e una giornata intera con gli stessi vestiti non ho puzzato. 😀
Per quanto riguarda il packaging ci sono da dire più cose “concrete”: la pietra a parallelepipedo di allume è molto valida, ma è contenuta in una scatolina in cartoncino che con un po d’acqua si rovina. In più, quando cade si rompe in mille mila pezzi. Mi è successo. Questo allume qui invece è cilindrico e incastrato in uno stick col coperchio che si avvita in plastica rigida. Non dovrebbe fracassarsi quando cade. È l’ideale, anche se credo che già solo il pacco così elaborato costi molto di più – calcolando che l’allume in farmacia costa nemmeno 3€.
Non conosco i prezzi dei prodotti, visto che non li ho acquistati: dovrei cercarli sui vari cataloghi online.
Nella seguente galleria vi lascio le foto di tutti i prodotti ricevuti nel pacco. Mi impegnerò nel scrivervi in altri articoli la mia esperienza con i due articoli rimanenti (l’acido citrico e il pennellino da make up).
Ho deciso di richiedere questi prodotti per la cura della persona (anche se c’erano cose molto interessanti, come le spugnette per rimuovere il make up, prodotti per pedicure o per gli amici a quattro zampe, o i profuma armadi) per soddisfare le mie personali esigenze. E ho evitato di richiedere deodoranti in forma di spray per mio gusto personale.
Mi è dispiaciuto per la questione dell’avvicendamento dei vari referenti che mi hanno lasciata in sospeso per circa un anno, e per il fatto che mi è stato inviato un pennello diverso da quello che avevo richiesto. Specifico che tutti i movimenti fatti da me e dall’azienda ZECA non mi sono costati un centesimo (a parte il francobollo dell’invio dei questionari), per questo non saprei divi se quest’ultimo paragrafo di recensione può essere utile al tradizionale compratore, piuttosto che al blogger che leggerà questo articolo. In parole povere, non so se il loro comportamento così “””distratto””” è stato distratto solo perché non ero una compratrice, e magari i compratori vengono presi più sul serio.
In ogni caso, sono contenta di esser venuta in possesso di questi prodotti così validi, che purtroppo non sono facilmente reperibili nei supermercati della mia zona. Mi farebbe piacere sapere se questo articolo vi è stato d’aiuto.
Grazie a tutti per la lettura,
Ci vediamo la prossima volta!
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