Seconda puntata delle recensioni dei prodottini Neve Cosmetics che ho acquistato e provato con calma nel tempo. Nella prima puntata parlavamo di ombretti minerali, stavolta parliamo di matite.
Buongiorno a tutti! 😛
Come ricorderete se seguite questo blog, non molto tempo fa abbiamo inaugurato una rubrica di recensioni dei prodottini di make up che ho avuto modo di testare, e qualche settimana era stato pubblicato un altro articolo in cui si parlava dei vari ombretti minerali di Neve Cosmetics.
In questa nuova puntata di Neve Cosmetics voglio parlarvi delle matite che sono in mio possesso, distinguendole tra matite occhi e viso. Durante una delle prossime puntate vi parlerò delle matite labbra associate ai rossetti. Avete letto bene, “matita per il viso”: per mantenere una certa logica ho associato la matita Contourmania alle matite occhi, per evitare di rifilarvela assieme agli ombretti o ai rossetti. Tanto per dirne una, è una vera e propria matita – che si tempera -, quindi ha caratteristiche comuni con le altre matite e possiamo parlarne assieme.
Vi ho già spiegato da tempo che la mia scelta truccatoria è mossa dalla legge armocromatica, per questo scelgo tutta una serie di prodotti che stanno bene agli autunni profondi (con qualche eccezione ovviamente), ma ciò non toglie che potreste associare qualcuna di queste matite sul vostro viso diàfano da svedesi. D’altronde, io dico spesso, il make up è una forma d’arte, e l’arte è quanto di più soggettivo possa esistere: non bisogna per forza attenersi a delle regole esterne per concretizzare la vostra anima.
Se io lo faccio è perché faccio delle scelte: preferisco spendere i miei soldi per un make up che posso usare, secondo la regola del “pochi ma buoni”, in modo tale da avere una scelta relativamente limitata a dei prodotti che, con un’alta percentuale di probabilità, mi staranno bene.
Queste matite derivano dai diversi miei ordini fatti dal sito ufficiale di Neve la prima volta, la seconda volta, dall’haul su Bio eco Shop e da Bioalchemilla. Nessuno di questi prodotti deriva da una collaborazione.
Mi sto trovando discretamente bene con questi Pastelli, nonostante ci siano dei lati negativi. Tra i lati positivi ci sono senza dubbio la vasta gamma di colori disponibili, i nomi affascinanti e la presentazione semplice e dolce allo stesso tempo. Tra i lati negativi c’è sicuramente il fatto che alcune mine sono molto morbide e creano difficoltà nel temperarle. Nel dubbio, tra la primavera e l’autunno, io le tengo in frigorifero, cercando di minimizzare – purtroppo non eliminare – il rischio si sfasciare tutto il legno che compone la matita. Questo problema l’ho riscontrato solo su alcune matite.
Iniziamo subito.
- Acero/Brown. Questa è una delle matite che mi ha messa in difficoltà nel momento in cui dovevo temperarla. È un color marroncino brillante, non opaco, molto discreto e leggero, poco pigmentato, che si confonde quasi col colore della pelle. La pagina prodotto dice che ha dei riflessi rosa/dorati ed effettivamente mi ci ritrovo, perché spiega il motivo per cui sulla pelle perde d’intensità. Io uso spesso questa matita sotto la rima infracigliare inferiore, per rendere lo sguardo più profondo ma senza indurirlo, associato solitamente a make up molto leggeri. Oppure secondo me può essere usato ben distribuito e sfumato su tutta la palpebra mobile insieme a una linea sottile di eyeliner e un velo di mascara, per rendere l’occhio elegante e suscitare la curiosità nell’osservatore per un make up quasi “vedo non vedo”.
- Bosco/Teal. Io cercavo una matita quasi verde-petrolio, ma non ci sono riuscita: Bosco è un vero e proprio verde pavone opaco molto evidente e pigmentato. Bello se usato sfumato sotto la linea infracigliare inferiore inserito per spaccare e rendere divertente un make up serioso scuro, oppure nella rima interna, come semplice kajal per esaltare gli occhi castani. Per la sua formula apposita a renderla una matita altamente sfumabile, potrebbe essere appunto distibuita su tutta la palpebra tipo ombretto intensificato da altri matte per esempio sabbia, marroni, neri, oppure accostato a qualche shimmer per chi vuole osare con oro, argento.
- Ebano/Brown. L’ennesimo dei miei marroni. Non poteva che essere altamente approvato per autunni profondi, il marrone scuro per eccellenza. Profondo, opaco, un marrone che è la manna dal cielo per autunnizzare tutti i make up, associato rigorosamente a mascara marrone. Può essere esso stesso usato come eyeliner, anche completamente solo, sul viso abbronzato delle ragazze castane. È un prodotto che non soffre la solitudine, secondo me. Dà profondità, (anche questo è formulato per essere altamente sfumabile) può essere sfumato negli angoli esterni o sulle pieghe tra palpebra mobile e fissa. Se lasciamo questa sfumatura leggera, io oserei lasciando volutamente il make up incompleto, senza sfumarlo con altri ombretti; se vogliamo marcare la sfumatura agli estremi dell’occhio possiamo accostarlo a tutte le tonalità calde proprie dei colori della terra: senape, verde bosco, terracotta, bordeau.
- Ego/Bistre. Marrone scurissimo, quasi nero, shimmer, quindi luminoso, brillante, che riflette la luce mostrando un animo bronzo. Il colore più interessante, bello, intenso, e nello stesso tempo il prodotto che più mi ha fatto dannare nella storia. Ho ridotto questa matita a metà in pochissimo tempo per la necessità di temperarla, 1) perché la mina è morbidissima e c’è bisogno di temperarla dopo ogni uso praticamente, 2) perché lo stick di legno si sfalda ogni volta che provo a temperarla. Ci ho provato in tutti i modi, con mille temperini, persino dopo averla tenuta per mesi in frigorifero continuava a sfaldarsi. 🙁 Ad ogni modo, la uso quasi in tutti i make up, è l’ideale per dare profondità allo sguardo dando definizione infraciliare tracciando una linea sottilissima vicina appunto alle ciglia, sia superiori che inferiori. La uso quando sulla palpebra stendo il verde , il marrone, l’oro, il color mattone, il bordeau… Fantastica per persone castane con iridi che spaziano dal marrone scuro al verde.
- Vizio/Platinum. Non c’è altro modo per definire questo colore: platino. Questa matita shimmer è il risultato dell’idea della mescolanza tra oro e argento. Purtroppo non va bene su di me, armocromaticamente parlando, perché è un colore estremamente freddo e invernale, però io la uso lo stesso molto sfumata per dare luce all’angolo interno dell’occhio, tutte le volte che vado pesante con gli ombretti. Se non fosse stata così brillante (shimmer) l’avrei probabilmente usata anche sotto l’arco sopraccigliare – ma comunque, anche se volete creare look da grido, io vi sconsiglio di farlo. Non riesco a immaginarla usata in alcun altro modo, è proprio una matita da punto luce, secondo me. Certo, magari si vuole ottenere un look scenico quindi potremmo usarla come eyeliner o ombretto, ma non ce la vedo in un look da tutti i giorni.
- E infine, Contourmania. Come dice il nome stesso, è una matita per effettuare il contouring. Quest’unico prodotto è composto da due punte: una per creare gli effetti di luce e una per creare le ombre.
Il contouring, per chi si fosse appena sintonizzato, non è altro che una tecnica che sfrutta luci e ombre per scolpire i lineamenti del viso, armonizzare le forme, correggere i difetti. Nell’immagine che ho postato io stavo giocando: in realtà questa (doppia) matita si applica nei punti “specifici” e poi va sfumata benebenissimo fino a che non diventa quasi impercettibile.
Quando l’avremo sfumata nel migliore dei modi resterà solo un viso più bello, con degli zigomi affilati da paura, le occhiaie svanite, il nasino delicato e una fronte meno ampia. … In poche parole, ci sono delle cose da nascondere o da evidenziare nel viso durante i make up: se illuminiamo queste zone le rendiamo più “sporgenti”, se le mettiamo in ombra le rendiamo più “incavate”. Non tutte abbiamo le stesse forme, pertanto non tutte dovremo correggere o evidenziare le stesse zone.
In maniera universale, insomma, possiamo dire che la matita bianca – che illumina -, va passata sotto l’arco sopraccigliare, sulle occhiaie fino allo spigolo dello zigomo e nell’angolo interno dell’occhio; la matita marrone – che crea le ombre -, va passata nella zona dove termina l’osso zigomatico (a metà della guancia: palpatevi lo zigomo e ve ne renderete conto da soli), sulla piega della palpebra, sul doppio mento, ai lati del naso per renderlo più sottile nel caso in cui non lo sia già (se è già sottile, con questa operazione lo renderete sottilissimo D: ). Una volta stesa la matita in tutte queste zone, la sfumiamo con le dita fino a farla diventare quasi invisibile. DOBBIAMO FAR ATTENZIONE a non sfumare luci e ombre con lo stesso dito sporco di entrambi i prodotti! Questa operazione può essere compiuta prima o dopo il fondotinta, in base a quanto volete rendere il contouring evidente.
Possiamo ritenere conclusa la seconda puntata delle mini review dei prodotti di Neve Cosmetics facenti parte della mia personale collezione in perenne estensione.
Ora come ora posso dire che ci saranno almeno altre due puntate relative a Neve, perché, se non lo aveste capito, è il mio marchio di ecobio cosmesi preferito. Non amo in maniera incondizionata tutto e non desidero tutti gli articoli della loro offerta, però posso dire senza dubbio che è il marchio di cui possiedo più prodotti e con cui mi trovo meglio.
Gli inci sono ovviamente impeccabili, tutto naturale e la maggior parte delle volte anche vegan.
Grazie per esser passati di qua, spero di rivedervi presto!
Alla prossima! 😀